Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 2550 del 2015

ECLI:IT:TARPA:2015:2550SENT

Massima

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La dichiarazione di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità di un'opera pubblica, adottata dall'amministrazione competente, legittima l'avvio della procedura espropriativa anche in assenza di una data certa per l'inizio e il termine dei lavori, purché il decreto di esproprio sia adottato entro il termine finale stabilito nell'atto di dichiarazione di pubblica utilità. Infatti, rientra nell'ambito della discrezionalità amministrativa la scansione della procedura di esecuzione dei lavori pubblici, e il mancato completamento dei lavori entro il termine previsto non comporta automaticamente la cessazione degli effetti della dichiarazione di pubblica utilità, a condizione che il decreto di esproprio sia adottato prima della scadenza del termine finale indicato nell'atto di dichiarazione. Pertanto, il decreto di esproprio è legittimo se adottato prima della scadenza del termine finale fissato nell'atto di dichiarazione di pubblica utilità, anche in assenza di una data certa per l'inizio e il termine dei lavori, e anche qualora i lavori non siano stati completati entro il termine previsto, purché sia stata disposta una parziale ripresa dei lavori. Inoltre, eventuali imprecisioni o contraddizioni contenute nel provvedimento di rigetto dell'istanza di retrocessione, relative alla possibilità di permutare il bene espropriato, non sono tali da inficiare la legittimità del decreto di esproprio, in quanto il fondo era già di proprietà del Comune per effetto del decreto di esproprio stesso.

Sentenza completa

N. 01008/2008
REG.RIC.

N. 02550/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01008/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1008 del 2008, proposto da:
Marrone Giuseppe, rappresentato e difeso, per procura a margine del ricorso, dall'avv. Mildred Roma, elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. Marzia Comandè in Palermo, via Nunzio Morello, n. 40;

contro

Comune di Partanna, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso, per delibera della Giunta Comunale n. 85 del 29 aprile 2010 e procura a margine della memoria di costituzione, dall’avv. Nicolò Clemenza, elettivamente domiciliato presso lo studio dell’avv. Cinzia Pecoraro in Palermo, via Brunetto Latini, n. 11;

per l'annullamento

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