Cassazione penale Sez. V sentenza n. 35884 del 6 ottobre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:35884PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che, nell'esercizio delle proprie funzioni, attesta falsamente in un atto pubblico circostanze di fatto non corrispondenti al vero, integra il reato di falsità ideologica in atto pubblico, punito ai sensi dell'art. 476, comma 1, c.p., anche qualora la falsa attestazione non sia determinante ai fini della prova del reato principale contestato. La responsabilità penale del pubblico ufficiale sussiste indipendentemente dalla circostanza che la falsa attestazione sia stata determinata da errore o da dolo, essendo sufficiente la mera divergenza tra quanto attestato e la realtà dei fatti. Tuttavia, il dolo del reato di falsità ideologica può essere escluso qualora emerga che il pubblico ufficiale abbia agito in buona fede, cadendo in errore scusabile circa i fatti da attestare. La falsa attestazione, inoltre, deve essere ritenuta penalmente rilevante anche quando non abbia inciso in modo determinante sulla prova del reato principale, in quanto comunque idonea ad aggravare la posizione dell'indagato. La prescrizione del reato di falsità ideologica in atto pubblico, punito ai sensi dell'art. 476, comma 1, c.p., è fissata in sette anni e sei mesi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) ES. RA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 359/2006 CORTE APPELLO di CAMPOBASSO, del 28/05/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/06/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Di Casola Carlo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. De …

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