Cassazione penale Sez. V sentenza n. 17976 del 11 giugno 2020

ECLI:IT:CASS:2020:17976PEN

Massima

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Il requisito della attualità del pericolo, previsto dall'art. 274 c.p.p., comma 1, lett. c), per l'applicazione di una misura cautelare personale, non è equiparabile all'imminenza di specifiche opportunità di ricaduta nel delitto, ma richiede una valutazione prognostica, da parte del giudice della cautela, sulla possibilità di condotte reiterative, alla stregua di un'analisi accurata della fattispecie concreta, che tenga conto delle modalità realizzative della condotta, della personalità del soggetto e del contesto socio-ambientale, la quale deve essere tanto più approfondita quanto maggiore sia la distanza temporale dai fatti. Tale valutazione prognostica non può essere limitata alla previsione, in termini di certezza o di alta probabilità, che all'imputato si presenti effettivamente un'occasione per compiere ulteriori delitti, in quanto ciò richiederebbe al giudice facoltà prognostiche che esulano dalle sue competenze. Pertanto, il requisito dell'attualità del pericolo sussiste anche quando, pur in assenza di specifiche occasioni prossime favorevoli alla commissione di nuovi reati, l'analisi degli elementi concreti della fattispecie, della personalità dell'indagato e del contesto in cui è maturata la condotta, consenta di ritenere probabile il rischio di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teres - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. MOROSINI E. - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/11/2019 del TRIBUNALE di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Elisabetta Maria Morosini;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Orsi Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza impugnata il Tribunale del Riesame di Messina, adito ai sensi dell'articolo 3…

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