Il direttore di un periodico è responsabile, ai soli effetti civili, per l'omesso esercizio del controllo necessario ad impedire la pubblicazione di articoli diffamatori, anche se il reato di diffamazione è prescritto. Il dovere di controllo del direttore sussiste indipendentemente dalla prescrizione del reato, in quanto finalizzato a prevenire la lesione della reputazione altrui, e la sua violazione comporta la responsabilità civile del direttore per i danni cagionati. La mancata notifica del decreto di citazione per il giudizio d'appello al difensore, effettuata invece validamente ai sensi di legge, non determina la nullità della sentenza, così come l'eccezione di intempestività della richiesta di sospensione del dibattimento per valutare il patteggiamento, essendo stata correttamente respinta per il mancato rispetto del termine perentorio previsto dalla legge. L'inammissibilità del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende.