Il diritto di impugnazione non è assoluto e indiscriminato, ma è subordinato alla sussistenza di un interesse giuridicamente rilevante dell'impugnante, tale per cui l'eliminazione o la riforma della decisione gravata renda possibile il conseguimento di un risultato pratico favorevole. Pertanto, il ricorso per cassazione è inammissibile qualora il ricorrente difetti di interesse, come nel caso in cui la res confiscata non gli appartenga, essendo di proprietà di un terzo, poiché in tal caso l'eventuale accoglimento del ricorso non potrebbe comunque produrre alcuna utilità in suo favore. Il diritto di impugnazione non può essere esercitato al solo fine di ottenere una pronuncia di mera esattezza teorica della decisione, senza che dalla stessa derivi un risultato pratico favorevole per la posizione giuridica del soggetto, configurandosi in tal caso un mero interesse di fatto e non un interesse giuridicamente rilevante.