Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4127 del 1 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4127PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così sintetizzato: La legittima difesa, quale causa di giustificazione del reato di lesioni personali, richiede la sussistenza di una situazione di pericolo attuale di un'offesa ingiusta, la necessità dell'azione difensiva per respingere tale offesa e la proporzionalità tra la difesa e l'offesa. L'onere di provare la sussistenza di tali requisiti incombe sull'imputato che invoca tale esimente, non essendo sufficiente la mera allegazione di aver agito per difendere un terzo. Il giudice di merito, nel valutare la fondatezza della richiesta di applicazione della scriminante, deve esaminare in modo approfondito tutte le circostanze del fatto, senza limitarsi alle sole dichiarazioni della persona offesa, al fine di accertare l'effettiva sussistenza dei presupposti per il riconoscimento della legittima difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. COLONNESE Andre - rel. Consigliere

Dott. NAPPI Aniello - Consigliere

Dott. SANDRELLI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) DE. RE. FR. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 12/2008 GIUDICE DI PACE di PONTREMOLI, del 15/01/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/12/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANDREA COLONNESE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. GALATI Giovanni, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

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