Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1449 del 2009

ECLI:IT:TARLAZ:2009:1449SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è inammissibile qualora sia notificato all'Amministrazione non legittimata passivamente, in quanto non coincidente con il soggetto nei cui confronti, secondo la normativa che disciplina il rapporto dedotto in giudizio, l'azione poteva essere esercitata. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso per difetto di legittimazione passiva dell'Amministrazione intimata, in applicazione del principio di corrispondenza tra le parti in causa e quelle indicate dalla legge che regola il rapporto dedotto in giudizio. La declaratoria di inammissibilità del ricorso per tale motivo non preclude al ricorrente la possibilità di riproporre l'azione nei confronti dell'Amministrazione legittimata, nel rispetto dei termini di decadenza previsti dalla legge. Inoltre, in presenza di tali circostanze, il giudice può disporre la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della particolare complessità della questione e dell'assenza di una chiara indicazione normativa in merito all'Amministrazione da evocare in giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
IL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER IL LAZIO ROMA
SEZIONE I QUATER
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
con rito abbreviato ai sensi dell'art. 26 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, come modificato dall'art. 9 della legge 21 luglio 2000, n. 205
sul ricorso n. 534 del 2009, proposto da Pe. Ma., rappresentato e difeso dall'Avv. Il. Ce. ed elettivamente domiciliato presso lo studio dell'Avv. Al. Re., situato in Ro., viale Gi. Ce. n. (...);
contro
il Ministero dell'Interno, in persona del Ministro p.t., rappresentato e difeso dall'Avvocatura Generale dello Stato presso cui è legalmente domiciliato, in Ro., via De. Po. n. (...);
per l'annullamento
previa sospensione, del provvedimento prot. n. 2680 del 17 ottobre 2008, notificato il 23 ottobre 2008, emesso dall'Ambasciata d'Italia a Ki., con cui veniva respinta la domanda di visto per lavoro subordinato pr…

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