Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3127 del 21 gennaio 2008

ECLI:IT:CASS:2008:3127PEN

Massima

Il comportamento violento e minaccioso di un soggetto, reiterato nel tempo e diretto a costringere un'altra persona a tollerare la sua presenza in un luogo, integra il reato di violenza privata, anche in assenza di una minaccia esplicita, qualora la condotta assuma connotati tali da ingenerare nella vittima un ragionevole timore di subire un danno ingiusto. In tali casi, la valutazione della prevalenza delle attenuanti generiche concesse all'imputato deve tenere conto della sua personalità negativa, desumibile dai precedenti a suo carico, nonché della gravità e reiterazione delle condotte aggressive poste in essere, elementi che possono giustificare il mancato riconoscimento della prevalenza delle attenuanti stesse.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. PALLA Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. MI. RI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/10/2006 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. COLONNESE ANDREA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MARTUSCIELLO Vittorio che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

La Corte d&#x…

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