Cassazione penale Sez. I sentenza n. 18163 del 2 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:18163PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, non è tenuto a riscontrare gli stessi requisiti di precisione, gravità e concordanza richiesti per il giudizio di merito, essendo sufficiente l'emersione di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato. La valutazione del peso probatorio degli indizi è compito riservato al giudice di merito, la cui motivazione può essere censurata in sede di legittimità solo per manifesta illogicità o carenza, senza possibilità di una nuova o diversa valutazione degli elementi indizianti. Ai fini dell'adeguatezza della misura cautelare, non è necessaria un'analitica dimostrazione dell'inidoneità di ogni altra misura meno afflittiva, essendo sufficiente che il giudice indichi, con argomenti logico-giuridici, gli elementi specifici che inducono ragionevolmente a ritenere quella applicata come la più adeguata al fine di impedire la prosecuzione dell'attività criminosa, tenuto conto della natura e delle modalità di commissione dei reati, nonché della personalità dell'indagato. La presunzione assoluta di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. per il reato di cui all'art. 416-bis c.p. impone l'applicazione della misura di massimo rigore, in presenza di una spiccata capacità criminogena e propensione al crimine dell'indagato, nonché del pericolo di fuga correlato alla pregressa latitanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CORTESE Arturo - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. BONITO ((omissis)) - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 3710/2015 TRIB. LIBERTA' di NAPOLI, del 06/07/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NOVIK ((omissis));
sentite le conclusioni del P.G. Dott. LOY ((omissis)), che ha chiesto che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
Udito il difensore Avv. (Ndr: testo originale non comprensibile) per (Ndr: testo originale non comprensibile) che ha chiesto l'annullamento dell'ordinanza.
RILEVATO IN FATTO
1. Con ordin…

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