Cassazione penale Sez. II sentenza n. 14226 del 15 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:14226PEN

Massima

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Il reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso si consuma nel momento in cui il soggetto entra a far parte dell'organizzazione criminale, senza che sia necessario il compimento di specifici atti esecutivi della condotta illecita programmata, poiché, trattandosi di reato di pericolo presunto, per integrare l'offesa all'ordine pubblico è sufficiente la dichiarata adesione al sodalizio, con la c.d. "messa a disposizione", che è di per sé idonea a rafforzare il proposito criminoso degli altri associati e ad accrescere le potenzialità operative e la capacità di intimidazione e di infiltrazione del sodalizio nel tessuto sociale. Ai fini della configurabilità del reato di associazione di tipo mafioso, non è necessario che l'organizzazione criminale abbia una struttura numericamente rilevante, essendo sufficiente l'affiliazione del soggetto ad una delle mafie storiche, anche in assenza di un programma delittuoso specificamente individuato, purché risulti la sua capacità di condizionare e deviare per finalità illecite il settore economico, garantendo posizioni di monopolio nel commercio e pretendendo favori a vantaggio di imprenditori riconoscenti, rafforzando alleanze trasversali utili all'affermazione delle logiche mafiose in una determinata zona. Le intercettazioni telefoniche disposte per la violazione dell'articolo 416-bis c.p. sono utilizzabili anche per i delitti in materia di stupefacenti per i quali l'arresto in flagranza è obbligatorio, quantunque i rispettivi procedimenti fossero ritenuti diversi, in applicazione dell'articolo 270 c.p.p. e della recente giurisprudenza delle Sezioni Unite. Infine, in presenza di reati di tipo mafioso, opera la doppia presunzione di cui all'articolo 275, comma 3, c.p.p., in assenza di elementi idonei a superare il quadro di pericolosità emergente dalle indagini.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Lui - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINI Andrea - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. MINUTILLO TURTUR Marzia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 04/09/2020 dal Tribunale della Liberta' di Torino;
visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso, trattato con contraddittorio scritto; udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Agostinacchio Luigi;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. PEDICINI Ettore, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
letta la memoria di replica…

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