Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4148 del 28 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:4148PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare l'applicabilità della causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all'art. 131-bis c.p., deve compiere una valutazione complessa che tenga conto delle modalità della condotta e dell'esiguità del danno o del pericolo, ai sensi dell'art. 133 c.p., comma 1, considerando tutte le peculiarità della fattispecie concreta e non solo l'entità dell'aggressione del bene giuridico protetto. Tale valutazione può essere effettuata anche implicitamente, purché la motivazione della sentenza spieghi in modo logico e adeguato le ragioni del convincimento del giudice, dimostrando di aver tenuto presente ogni fatto decisivo. L'esistenza di precedenti penali a carico dell'imputato non preclude necessariamente il riconoscimento della particolare tenuità del fatto, in quanto i parametri di cui all'art. 131-bis c.p. hanno natura e struttura oggettiva e operano su un piano diverso da quelli relativi alla personalità del reo. Tuttavia, qualora il danno cagionato risulti di rilevante entità, come nel caso di rimozione di infissi, sanitari ed elementi elettrici, il giudice può legittimamente ritenere che non ricorrano i presupposti per l'applicazione della causa di non punibilità, anche in assenza di una specifica motivazione sul punto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CERVADORO Mirella - Presidente

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. BORSELLINO Maria - rel. Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 22 giugno 2017 della CORTE APPELLO di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere, Dott. MARIA DANIELA BORSELLINO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore, Dott. TOCCI STEFANO, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita'.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di appell…

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