Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39517 del 24 settembre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:39517PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di un bene immobile, disposto nell'ambito di un procedimento di prevenzione patrimoniale, è legittimo quando risulti che il bene, formalmente intestato a prossimi congiunti del soggetto proposto, sia nella sua effettiva disponibilità e sia stato acquistato con proventi di attività delittuose, in particolare di natura camorristica, accertate con sentenza definitiva. La sproporzione tra i redditi dichiarati dal proposto e dal suo nucleo familiare e il valore del bene confiscato, nonché l'accertata provenienza illecita dei fondi utilizzati per la costruzione dell'immobile, costituiscono elementi idonei a giustificare la misura ablativa, anche in assenza di una diretta intestazione del bene in capo al proposto, quando risulti la sua effettiva disponibilità. Inoltre, la circostanza che una parte dell'immobile sia stata realizzata con capitali di provenienza lecita non esclude la confisca dell'intero bene, qualora emerga che la parte costruita con mezzi illeciti abbia assorbito e privato di autonomia economica quella edificata con risorse lecite, determinando un'inscindibile commistione tra la porzione lecita e quella illecita.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. CAIAZZO Luigi - Consigliere

Dott. CAPOZZI Raffaele - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 211/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 09/02/2012;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. RAFFAELE CAPOZZI;

lette le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con decreto del 9 febbraio 2012 la Corte d'appello di Napoli ha confermato il provvedimento del 25 giugno 20…

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