Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23016 del 25 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:23016PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (art. 612-bis c.p.) si configura quando l'agente pone in essere una pluralità di condotte reiterate, quali minacce, molestie o altri comportamenti persecutori, idonei a cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura nelle vittime, ovvero a modificare in modo rilevante le loro abitudini di vita. Ai fini della sussistenza del reato, non è necessaria una minaccia verbale o esplicita, essendo sufficiente qualsiasi comportamento o atteggiamento, anche verso terzi, idoneo a incutere timore e a suscitare la preoccupazione di subire un danno ingiusto, finalizzato ad ottenere che, mediante tale intimidazione, la vittima sia indotta a fare, tollerare od omettere qualcosa. La valutazione della prova deve essere condotta in modo rigoroso, tenendo conto di tutti gli elementi emersi, anche di quelli che possano risultare in contrasto con le dichiarazioni della parte offesa, senza tuttavia che un giudizio di inattendibilità su alcune circostanze determini automaticamente l'esclusione della credibilità del dichiarante in relazione ad altri fatti. Inoltre, ai fini della configurabilità del reato, non è necessario che si verifichino tutti gli eventi alternativamente previsti dalla norma (insorgenza di uno stato di ansia o di timore, alterazione delle abitudini di vita), essendo sufficiente il verificarsi anche di uno solo di essi. Infine, il requisito dell'abitualità della condotta persecutoria non richiede necessariamente una continuità temporale ininterrotta, essendo sufficiente che le singole condotte, pur distanti nel tempo, siano espressione di un medesimo disegno criminoso e siano idonee, nel loro complesso, a cagionare uno degli eventi previsti dalla norma.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. BELMONTE T. Maria - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/02/2022 della CORTE APPELLO di FIRENZE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MARIA TERESA BELMONTE;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIORDANO LUIGI, che ha concluso riportandosi alla requisitoria depositata in atti, per l'inammissibilita' del ricorso.
Letta la memoria a firma degli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS), nell'interesse del ricorr…

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