Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto da Flaviano Di Santo contro il Comune di Telese Terme, ha affermato il seguente principio di diritto: L'occupazione sine titulo di beni immobili appartenenti a privati è una situazione di fatto del tutto contrastante con quella di diritto e l'amministrazione ha l'obbligo di tempestivamente adoperarsi per ripristinare una situazione di legalità; il privato può quindi legittimamente domandare o l'emissione del provvedimento di acquisizione "sanante" ex art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001 o, in difetto, la restituzione del fondo con la sua riduzione in pristino. Sebbene l'art. 42-bis non contempli espressamente un avvio del procedimento ad istanza di parte, il privato può sollecitare l'amministrazione ad avviare il relativo procedimento e quest'ultima ha l'obbligo di provvedere al riguardo, essendo l'eventuale inerzia configurabile quale silenzio-inadempimento impugnabile dinanzi al giudice amministrativo. Tuttavia, le ulteriori domande del ricorrente tese ad ottenere sin d'ora la condanna dell'amministrazione al pagamento di indennizzi e risarcimenti sono respinte in quanto dipendenti da un evento futuro non ancora verificato, ossia la valutazione discrezionale dell'amministrazione sulla possibilità di procedere alla restituzione dei terreni occupati ovvero all'acquisizione "sanante". In caso di perdurante inerzia dell'amministrazione, il giudice può nominare un Commissario ad acta per l'adozione del provvedimento espresso sull'istanza del privato.