Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 1017 del 2020

ECLI:IT:TARTOS:2020:1017SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di lite, in quanto la parte ricorrente ha manifestato l'assenza di interesse alla decisione del Collegio. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle censure originariamente proposte, con conseguente compensazione delle spese di giudizio. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative su situazioni giuridiche ormai prive di utilità per il ricorrente. La massima giuridica che può essere tratta dalla sentenza è pertanto la seguente: Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, con conseguente compensazione delle spese di lite, qualora la parte ricorrente manifesti l'assenza di interesse alla decisione del Collegio, indipendentemente dalla fondatezza o meno delle censure originariamente proposte. Tale principio si fonda sulla necessità di garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative su situazioni giuridiche ormai prive di utilità per il ricorrente. Il venir meno dell'interesse della parte ricorrente determina l'improcedibilità del ricorso, in quanto la decisione del giudice amministrativo non produrrebbe alcuna utilità pratica per il ricorrente, venendo meno il presupposto per l'esercizio della giurisdizione. La compensazione delle spese di lite rappresenta una conseguenza logica dell'improcedibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in considerazione del fatto che il giudizio non si è concluso con una pronuncia di merito. Il principio di diritto enunciato mira a garantire l'effettività della tutela giurisdizionale, evitando pronunce meramente dichiarative su situazioni giuridiche ormai prive di utilità per il ricorrente.

Sentenza completa

Pubblicato il 31/08/2020

N. 01018/2020 REG.PROV.COLL.

N. 00970/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 970 del 2013, proposto da
Industrie Biagioli S.p.A., Ibico S.r.l., Structura S.a.s. di Silvia Biagioli & C., rappresentati e difesi dagli avvocati Niccolò Pecchioli e Roberto Righi, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Firenze, via Lamarmora 14;

contro

Comune di Prato in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dagli avvocati Paola Tognini, Elena Bartalesi, Stefania Logli, con domicilio eletto presso lo studio Monica Dominici in Firenze, via Xxiv Maggio, 14;
Regione Toscana, Provincia di Prato non costituiti in giudizio;

per l'annullamento:

- …

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