Cassazione penale Sez. I sentenza n. 4061 del 28 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:4061PEN

Massima

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Il metodo mafioso, caratterizzato dall'utilizzo della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per imporre la propria volontà, costituisce l'elemento qualificante dell'associazione di tipo mafioso rispetto all'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Pertanto, la partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso richiede un accertamento specifico e concreto della sussistenza di tale metodo, oltre alla verifica della sussistenza degli altri elementi costitutivi del reato di cui all'art. 416-bis c.p. Allo stesso modo, l'aggravante della finalità di agevolare l'attività di un'associazione di tipo mafioso, prevista dall'art. 7 del d.l. n. 152 del 1991, richiede una motivazione puntuale in ordine all'effettivo utilizzo del metodo mafioso e all'intento di agevolare l'associazione criminale. La mera partecipazione ad alcuni reati-fine non è sufficiente a desumere automaticamente la sussistenza di tali elementi. Il giudice di merito deve procedere ad un'accurata valutazione del compendio probatorio, anche con riferimento all'attendibilità delle fonti dichiarative, per accertare in modo rigoroso la sussistenza di tutti i requisiti costitutivi delle fattispecie associative e delle relative aggravanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONITO F. Maria S. - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), n. il (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3723/2016 CORTE APPELLO CATANIA del 16/03/2017;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consigliere dott. Aldo Esposito;
udite le conclusioni del Procuratore generale, in persona del dott. Piero Gaeta, che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza in epigra…

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