Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 1756 del 2013

ECLI:IT:TARLAZ:2013:1756SENT

Massima

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Il diritto di superficie concesso dall'amministrazione comunale non può essere dichiarato decaduto per mancato rispetto dei termini di presentazione del progetto edilizio, qualora il ritardo sia dipeso da circostanze oggettive non imputabili al concessionario, come il ritardo nella consegna del bene. L'amministrazione, prima di pronunciare la decadenza, è tenuta a comunicare espressamente all'interessato l'esito negativo dell'istruttoria sul progetto, facendo decorrere i successivi termini per la presentazione di un nuovo progetto previsti dalla convenzione, al fine di garantire la certezza giuridica della procedura e il diritto di difesa del concessionario. In mancanza di tale comunicazione, la pronuncia di decadenza è illegittima. L'amministrazione, a seguito dell'annullamento del provvedimento di decadenza, deve riesaminare la posizione del concessionario e procedere all'approvazione del progetto edilizio, ove ne ricorrano i presupposti, ferma restando la riserva sulla domanda risarcitoria.

Sentenza completa

N. 05740/2001
REG.RIC.

N. 01756/2013 REG.PROV.COLL.

N. 05740/2001 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5740 del 2001, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Claudio Zinetti, nella qualità di titolare della Ditta individuale FAV, rappresentato e difeso dagli Avv. ti Andrea Pivanti, Antonio Martini, Lorenzo Giua, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Roma, via Golametto, 4;

contro

Roma Capitale (già Comune di Roma), costiutitasi in giudizio, rappresentata e difesa dall'Avv. Angela Raimondo, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale del Comune di Roma n. 93 del 18 gennaio 2001;

- degli atti …

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