La delibera comunale che prevede l'affidamento, mediante procedura ad evidenza pubblica, di una quota di spazi pubblicitari non superiore al 40% dell'area destinata alle affissioni di natura commerciale, consentendo per il resto l'installazione di cartelli pubblicitari a richiesta diretta tramite procedura di sportello, costituisce una legittima modalità di gestione degli impianti pubblicitari, in quanto rispetta i principi di imparzialità, trasparenza e concorrenza nell'affidamento di tali servizi pubblici. Infatti, la riserva di una quota limitata di spazi pubblicitari all'affidamento tramite gara pubblica, lasciando la restante parte alla libera iniziativa dei privati, rappresenta un bilanciamento ragionevole tra l'esigenza di assicurare la massima apertura del mercato e la necessità di garantire all'amministrazione il controllo e la programmazione degli spazi pubblicitari, nell'interesse della collettività. Tale disciplina, inoltre, non determina un'illegittima compressione della libertà di iniziativa economica privata, in quanto consente comunque ai soggetti interessati di accedere agli spazi pubblicitari attraverso la procedura di sportello, fermo restando il rispetto dei limiti e delle condizioni stabiliti dall'amministrazione comunale. Pertanto, la delibera comunale che introduce tale assetto regolatorio degli impianti pubblicitari non può essere considerata illegittima, in quanto risponde a esigenze di interesse pubblico e realizza un ragionevole bilanciamento tra i diversi interessi in gioco.