Il requisito dell'ottima condotta richiesto per il rilascio e il rinnovo di autorizzazioni di pubblica sicurezza, come la nomina a guardia particolare giurata e la licenza di porto di pistola, non è venuto meno a seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 138, comma 1, del R.D. n. 773/1931. L'Amministrazione, nell'ambito della sua discrezionalità, può legittimamente negare il rinnovo di tali autorizzazioni quando emergano elementi che facciano dubitare dell'affidabilità e dell'idoneità del soggetto a esercitare tali attività, anche in presenza di condanne penali con pena condizionalmente sospesa, in quanto i fatti penalmente rilevanti possono essere valutati diversamente ai fini dell'applicazione della legislazione di pubblica sicurezza rispetto al giudizio di responsabilità penale. Pertanto, la valutazione negativa dell'Amministrazione circa l'attuale pericolo di uso improprio delle licenze in possesso del soggetto, fondata su precedenti penali, anche se non sfociati in condanne definitive, può costituire valido presupposto per il diniego del rinnovo delle autorizzazioni di pubblica sicurezza, in ragione della rilevanza dei beni giuridici tutelati e della necessità di una legislazione più restrittiva e severa rispetto a quella del pubblico impiego.