Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La Corte di Cassazione, in sede di giudizio di legittimità, è tenuta a rispettare il principio di autosufficienza del ricorso, per cui le censure mosse alla sentenza impugnata devono trovare integrale supporto all'interno del ricorso stesso, senza poter fare riferimento a elementi o documenti esterni non riportati nell'atto introduttivo. Pertanto, il ricorso per revocazione avverso una sentenza della Corte di Cassazione è inammissibile qualora non contenga la trascrizione, almeno nelle parti salienti, del documento la cui mancata valutazione si assume abbia determinato un errore di fatto da parte della Corte. Inoltre, l'impugnazione per revocazione non è esperibile avverso una sentenza della Corte di Cassazione per il solo fatto che essa risulti in contrasto con un precedente giudicato esterno, trattandosi di una scelta discrezionale del legislatore non contrastante con principi costituzionali. Il rispetto del principio di autosufficienza del ricorso e la limitazione dell'impugnazione per revocazione sono volti a garantire la certezza del diritto e la stabilità del giudicato, senza pregiudizio per il diritto di difesa e gli altri diritti costituzionalmente tutelati.