Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15043 del 5 aprile 2019

ECLI:IT:CASS:2019:15043PEN

Massima

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Il giornalista e il direttore responsabile possono essere ritenuti penalmente responsabili per il reato di diffamazione a mezzo stampa qualora, pur esercitando il diritto di cronaca e critica, non abbiano adeguatamente verificato la veridicità delle notizie riportate, utilizzando espressioni lesive della reputazione altrui senza un effettivo riscontro delle fonti e senza un ruolo imparziale, nonché omettendo il dovuto controllo sul contenuto dell'articolo pubblicato. Il diritto di cronaca e critica, infatti, non esime il giornalista dall'obbligo di accertare la fondatezza delle informazioni diffuse, anche quando provengano da fonti autorevoli, e di mantenere un atteggiamento obiettivo, senza indirizzare il lettore verso conclusioni suggestive e prive di adeguato supporto probatorio. Analogamente, il direttore responsabile può essere ritenuto colpevole per omesso controllo sul contenuto del periodico, a meno che non dimostri di aver adottato tutte le misure necessarie per prevenire la diffusione di notizie non rispondenti al vero. La pronuncia di condanna generica al risarcimento dei danni in favore della parte civile, inoltre, non richiede la prova dell'effettiva sussistenza e quantificazione del danno, essendo sufficiente l'accertamento di un fatto potenzialmente produttivo di conseguenze dannose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SABEONE Gerardo - Presidente

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa in data 06/02/2017 dalla Corte di Appello di Roma;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa CATENA Rossella;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott.ssa DE MASELLIS Mariella, che ha concluso per il rigetto dei ricorsi;
udito l'Avv.to (OMISSIS), sostituto processuale dell'Avv.to (OMI…

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