Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48285 del 20 dicembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:48285PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La condanna per il reato di rapina aggravata, fondata su una motivazione esauriente, logica e non contraddittoria della Corte di merito, non può essere censurata in sede di legittimità attraverso motivi di ricorso che si risolvano nella mera reiterazione di doglianze già disattese in appello, in quanto tali motivi devono essere considerati inammissibili per genericità e difetto di correlazione con le ragioni poste a fondamento della decisione impugnata. Inoltre, il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche non può sortire alcun effetto favorevole per l'imputato, in presenza di una già operata equivalenza tra le aggravanti della rapina e la circostanza attenuante del danno patrimoniale di particolare tenuità, in ragione del divieto di prevalenza di cui all'art. 69, comma 4, c.p. Pertanto, il giudice di legittimità, di fronte a una doppia decisione conforme di condanna, fondata su una motivazione congrua e non contraddittoria, deve dichiarare inammissibili i motivi di ricorso che si risolvano nella mera reiterazione di doglianze già disattese in appello e, al contempo, ritenere manifestamente infondati i motivi relativi al mancato riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche, in considerazione dell'impossibilità di ottenere una ulteriore diminuzione della pena base già ridotta per effetto dell'equivalenza tra circostanze di segno opposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Presidente

Dott. DI PISA Sergio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - rel. Consigliere

Dott. NICASTRO Giuseppe - Consigliere

Dott. CERZOSIMO Emanuele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 23/05/2022 della CORTE di APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MASSIMO PERROTTI;
lette le conclusioni scritte trasmesse dal Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. TOCCI STEFANO, che ha chiesto dichiararsi la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. I motivi di ricorso …

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