Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13738 del 6 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13738PEN

Massima

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Il coinvolgimento di un soggetto in un'associazione a delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina può essere provato anche sulla base delle dichiarazioni concordanti di più testimoni, che riferiscano di violenze e vessazioni commesse dal medesimo soggetto nei confronti di migranti, nell'ambito delle attività svolte per conto dell'organizzazione criminale, quali l'accoglienza nei centri di detenzione, l'assegnazione dei posti, la distribuzione del cibo e la comunicazione in lingue straniere. Tali elementi, unitamente alla disponibilità di un telefono cellulare utilizzato liberamente e all'impiego di gratuita violenza per indurre i migranti al pagamento del compenso per il viaggio, sono sintomatici di una stabile militanza nell'associazione e di una intima adesione al suo progetto criminoso, a prescindere dall'assunzione, nel corso della traversata, di un contegno defilato o dall'esclusività del rapporto con uno solo dei trafficanti. Lo stato di necessità invocato dall'imputato, in ragione di minacce subite dai trafficanti, non trova riscontro nelle dichiarazioni testimoniali e non vale, pertanto, a escludere la sua responsabilità per il reato associativo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. CENTOFANTI Francesco - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il 01/01/1988;
avverso la sentenza del 11/03/2019 della CORTE ASSISE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. DANIELE CAPPUCCIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. PEDICINI ETTORE, il quale ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 12 marzo 2019 la Corte di assise di appell…

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