Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 20740 del 29 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:20740PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di beni può essere legittimamente disposto nei confronti di soggetti condannati per reati di associazione mafiosa o altri gravi delitti, anche per beni acquisiti in epoca anteriore alla condanna, qualora risulti accertata la loro provenienza illecita in ragione del collegamento con l'attività criminosa e della manifesta sproporzione tra il valore dei beni e i redditi dichiarati. Il giudice può estendere la confisca a beni intestati a terzi, anche familiari, quando risulti che essi siano in realtà riconducibili al soggetto proposto per la misura di prevenzione, in virtù di un rapporto di disponibilità e controllo effettivo, anche indiretto, sui medesimi. L'accertamento della pericolosità sociale del proposto e della illiceità della provenienza dei beni può fondarsi su un complessivo apprezzamento degli elementi acquisiti nel procedimento penale conclusosi con condanna definitiva, nonché di quelli emersi nel successivo procedimento di prevenzione, senza che sia necessaria la prova di specifici atti di reimpiego o riciclaggio, essendo sufficiente la dimostrazione del nesso di strumentalità tra i beni e l'attività delittuosa. In tale contesto, le argomentazioni difensive volte a giustificare la legittima provenienza dei beni, anche attraverso la valorizzazione di redditi leciti o contributi pubblici, possono essere legittimamente disattese dal giudice di merito, il cui apprezzamento in ordine alla ricostruzione complessiva della vicenda e alla valutazione della pericolosità sociale del proposto non è sindacabile in sede di legittimità, se sorretto da una motivazione logica e completa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - rel. Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 130/2009 CORTE APPELLO di PALERMO, del 18/03/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CARCANO;

lette le conclusioni del PG Dott. Gialanella Antonio, per l'inammissibilita'.

RITENUTO IN FATTO

1. Il ricorrente impugna il decreto in epigrafe indicato, con il quale e' stato confermato il decreto di confisca di beni disposto dal T…

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