Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32584 del 1 settembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:32584PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di truffe e sostituzioni di persona è configurabile quando un gruppo di persone, con ruoli e compiti definiti, si organizza stabilmente per commettere in modo sistematico e continuativo una pluralità di reati-fine, creando una struttura idonea a perseguire illecitamente il profitto attraverso l'apparenza di una normale attività commerciale. La responsabilità penale dei singoli partecipi all'associazione può essere affermata anche sulla base di elementi indiziari, quali la presenza fisica e il ruolo ricoperto all'interno della società utilizzata come schermo per le attività illecite, la consapevolezza dell'utilizzo di false generalità da parte degli altri associati, nonché il contributo, anche solo morale o di mera partecipazione, alla realizzazione del programma criminoso. La pena irrogata deve essere proporzionata alla gravità oggettiva del fatto e al ruolo svolto dal singolo imputato nell'ambito dell'associazione, tenendo conto anche di eventuali precedenti specifici, senza che sia necessario un esame analitico di tutti gli elementi favorevoli dedotti dalla difesa. L'applicazione dell'indulto e la declaratoria di prescrizione del reato possono essere valutate solo dal giudice dell'esecuzione, non essendo rilevabili in sede di legittimità quando il giudice di merito non si sia pronunciato in proposito. La nullità della notifica del decreto di citazione per il giudizio di appello, se non determina l'effettiva mancata conoscenza dell'atto da parte dell'imputato, è soggetta a sanatoria e non può essere dedotta per la prima volta in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. NUZZO Laurenza - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

VE. Ma. , n. (OMESSO);

MA. Et. , n. (OMESSO);

avverso la sentenza in data 28 giugno 2007 della Corte di appello di Bologna;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Matilde Cammino;

udita la requisitoria del Pubblico Ministero, sost. Proc. Gen. Dott. Salvi Giovanni, che ha chiesto la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso dell'imputato …

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