Il parere vincolante della Soprintendenza è ineludibile nel procedimento di accertamento della compatibilità paesaggistica di opere realizzate in assenza o difformità dell'autorizzazione paesaggistica, ai sensi degli artt. 146, commi 5-8, 167, commi 4-5, e 181, commi 1-ter e 1-quater, del D.Lgs. n. 42/2004. La mancata acquisizione di tale parere determina l'illegittimità del provvedimento di diniego della richiesta di accertamento di compatibilità paesaggistica, in quanto tale vizio non ha una rilevanza meramente formale o procedimentale, ma incide sulla correttezza e completezza dell'istruttoria, essendo necessario che l'Autorità preposta alla tutela del paesaggio si esprima sulla effettiva compatibilità dell'intervento con il paesaggio stesso. Pertanto, l'omissione del parere della Soprintendenza rende illegittimo anche il successivo provvedimento di accertamento dell'inottemperanza all'ordine di demolizione, in quanto atto vincolato e dovuto. La peculiarità della fattispecie e la natura dirimente del vizio riscontrato assorbono ogni altra censura.