Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 49570 del 6 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49570PEN

Massima

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La prescrizione del reato di furto, anche se aggravato, si computa in sei anni, aumentati a sette anni e sei mesi ai sensi dell'art. 161, comma 2, c.p., senza che la contestata recidiva infraquinquennale, ove non abbia comportato un aumento di pena o una sua confluenza nel giudizio di comparazione tra le circostanze concorrenti eterogenee, possa incidere sul calcolo del termine prescrizionale. Pertanto, ove il reato sia stato riqualificato in furto semplice aggravato, la prescrizione matura prima della pronuncia di secondo grado, determinando l'annullamento della sentenza senza rinvio per estinzione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MENICHETTI Carla - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. TANGA Antonio L. - Consigliere

Dott. PAVICH Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/11/2018 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE PAVICH;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. PEDICINI ETTORE, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio per prescrizione.
dato atto che nessun difensore e' presente.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. (OMISSIS) ri…

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