Consiglio di Stato sentenza n. 4407 del 2004

ECLI:IT:CDS:2004:4407SENT

Massima

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La pubblica amministrazione, nell'esercizio del proprio potere discrezionale in materia urbanistica, gode di ampia facoltà di scelta nella definizione degli strumenti di pianificazione territoriale, purché le sue determinazioni siano sorrette da adeguata motivazione fondata su criteri di razionalità e logicità, senza che sia necessaria una specifica valutazione delle aspirazioni dei singoli privati proprietari, salvo il caso in cui vi siano impegni assunti con la stipula di convenzioni di lottizzazione o quando lo strumento urbanistico incida su aspettative qualificate dei privati. In particolare, la motivazione della variante urbanistica che prevede la destinazione di aree inedificate a parco di cintura urbana, al fine di evitare il conturbamento con i centri edificati circostanti e preservare la continuità del verde, è ritenuta congrua e sufficiente, senza che sia necessaria un'indagine approfondita sul fabbisogno abitativo o sulla compatibilità con precedenti atti di programmazione, né una specifica valutazione delle osservazioni presentate dai privati, essendo queste ultime da considerarsi meri apporti collaborativi alla formazione dello strumento urbanistico. Inoltre, la previsione di aree per attrezzature pubbliche (zone F) in misura superiore ai limiti minimi stabiliti dalla legge regionale è legittima, qualora tali aree siano destinate a parchi di interesse sovracomunale con un bacino di utenza più ampio rispetto alla sola città. Infine, l'obbligo di valutazione geologica non sussiste per le varianti urbanistiche che non comportano trasformazioni d'uso del territorio, come nel caso di aree destinate a parco.

Sentenza completa

R E P U B B L I C AI T A L I A N A
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello iscritto al NRG 821 dell'anno 1995 proposto da Nu. Bo. s.r.l., in persona del l.r.p.t., rappresentata e difesa dagli avvocati An. Be., Wa. Fu. e Gi. Pr., presso lo studio dell'ultimo domiciliata in Ro. al ((omissis)). Ce. n. 71;
contro
comune di Monza, in persona del l.r.p.t., rappresentato e difeso dall'avv. Ma. Vi. con domicilio per legge presso la segreteria del Consiglio di Stato;
per l'annullamento
della sentenza del Tribunale amministrativo regionale della Lombardia, Milano, sezione I, n. 789 del 22/9/1994 ;
Visto l'appello proposto dal Nu. Bo. s.r.l.;
Visto l'atto di costituzione in giudizio del comune di Monza;
Visti tutti gli atti di causa;
Relatore all'udienza pubblica del 30 marzo 2004 il consigliere ((omissis));
Ud…

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