La normativa vigente consente agli esercizi commerciali, nei contesti urbani, di utilizzare in alternativa alle canne fumarie altri strumenti o apparati tecnologici aspiranti e/o filtranti per lo smaltimento dei fumi, la cui idoneità è accertata secondo la normativa vigente in materia, al fine di garantire l'equilibrio tra le esigenze di tutela dei contesti urbani di particolare pregio artistico-architettonico e quelle di tutela della libera iniziativa economica degli esercizi già operanti all'interno dei medesimi contesti. Pertanto, l'obbligo di dotare i locali destinati a cucina di canna fumaria prolungata oltre il piano di copertura dell'edificio non è inderogabile, essendo consentito l'utilizzo di altri strumenti o apparati tecnologici aspiranti e/o filtranti per lo smaltimento dei fumi, purché la loro idoneità sia accertata secondo la normativa vigente in materia, al fine di garantire la conservazione dei livelli di qualità dell'aria della città. L'Amministrazione comunale, nel valutare la conformità degli impianti alternativi alla canna fumaria, deve effettuare un bilanciamento tra le esigenze di tutela dell'ambiente e della salute pubblica e quelle di tutela della libertà di iniziativa economica, non potendo imporre in modo generalizzato e inderogabile l'obbligo di installazione della canna fumaria, ove sia dimostrata l'idoneità di altri sistemi di smaltimento dei fumi a garantire la medesima tutela ambientale e sanitaria.