Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 12462 del 27 marzo 2024

ECLI:IT:CASS:2024:12462PEN

Massima

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Il diritto di impugnazione dell'imputato assente, pur essendo espressione del diritto di difesa costituzionalmente garantito, può essere legittimamente sottoposto dal legislatore a specifici requisiti formali, come il deposito di un mandato ad impugnare e di una dichiarazione o elezione di domicilio ai fini della notificazione dell'atto di citazione nel giudizio di appello. Tali requisiti, introdotti dalla riforma Cartabia, perseguono lo scopo di selezionare le impugnazioni, evitando che vengano proposte in assenza di una scelta ponderata e rinnovata dall'imputato, e di agevolare il processo di notificazione, senza che ciò comporti una irragionevole compressione del diritto di difesa. La mancata osservanza di tali formalità, a pena di inammissibilità dell'impugnazione, non contrasta con i principi costituzionali, in quanto il legislatore gode di un ampio margine di discrezionalità nel disciplinare le modalità di esercizio del diritto di impugnazione, potendo introdurre limiti e condizioni purché non risultino manifestamente irragionevoli o sproporzionati. Inoltre, la diversità di trattamento tra imputato presente e assente non è di per sé lesiva del principio di parità delle armi, in quanto il processo penale è caratterizzato da una strutturale asimmetria tra le posizioni dell'accusa e della difesa, che giustifica un diverso regime delle impugnazioni. Infine, la disciplina transitoria che prevede l'applicazione delle nuove disposizioni anche alle sentenze pronunciate successivamente all'entrata in vigore della riforma, pur incidendo sul diritto di difesa dell'imputato, non risulta manifestamente irragionevole, essendo stata introdotta una forma di compensazione attraverso l'ampliamento del termine per impugnare e l'estensione della restituzione nel termine.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta da:

Dott. DOVERE Salvatore - Presidente

Dott. VIGNALE Lucia - Consigliere

Dott. MARI Attilio - Consigliere

Dott. RICCI ((omissis)) - Consigliere Rel.

Dott. CIRESE Marina - Consigliere

ha pronunciato la seguente

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Pa.Va. nato a A il (Omissis)
avverso l'ordinanza del 15-12-2023 della CORTE APPELLO di TORINO
udita la relazione svolta dal Consigliere ((omissis)) RICCI;
lette le conclusioni del PG che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. La Corte d'Appello di Torino, con ordinanza del 15.12.2023, ha dichiarato inammissibile l'appello proposto dal difensore di Pa.Va. avverso la sentenza del Tribunale di Torino pronunciata in data 13.02.2023, argomentando che, dopo che si era proceduto in assenza, con l…

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