Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24318 del 25 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24318PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve fondare il proprio giudizio su elementi concreti e specifici, evitando mere congetture o generalizzazioni. In particolare, il pericolo di recidiva deve essere adeguatamente motivato sulla base di elementi fattuali che dimostrino la concreta possibilità che l'indagato commetta nuovi reati della stessa indole, senza potersi limitare a considerazioni di carattere astratto o a generiche valutazioni sulla gravità del fatto o sulla presunta organizzazione criminale. Allo stesso modo, l'idoneità della misura cautelare prescelta a fronteggiare le esigenze cautelari deve essere adeguatamente giustificata, senza poter ricorrere a mere affermazioni di principio, ma attraverso una puntuale valutazione delle concrete circostanze del caso. Il giudice è tenuto a motivare in modo chiaro e logico le ragioni per le quali ritiene che solo la misura più afflittiva sia in grado di soddisfare le esigenze cautelari, senza poter omettere di considerare la possibilità di applicare misure meno gravose.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MILO Nicola - Presidente

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. COLLA Giorgio - Consigliere

Dott. FAZIO Anna Maria - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Pe. Ro. ;

avverso ordinanza del Tribunale della Liberta' di Bologna resa in data 26 febbraio 2010;

visti gli atti, l'ordinanza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dr. Anna Maria Fazio;

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del sostituto Dr. Iacoviello Francesco M. che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita'.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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