Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 5859 del 2019

ECLI:IT:TARNA:2019:5859SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di opere edilizie realizzate in assenza di titolo abilitativo o in totale difformità da esso costituisce un atto vincolato per l'amministrazione, che non richiede una specifica motivazione in ordine alla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, né una comparazione tra l'interesse pubblico e quello privato al mantenimento dell'immobile. Ciò in quanto il presupposto per l'adozione dell'ordine di demolizione è costituito esclusivamente dalla constatata esecuzione dell'opera in difformità dal titolo abilitativo o in sua assenza, senza che rilevi il decorso di un rilevante lasso di tempo dalla realizzazione dell'abuso, atteso che l'ordinamento non tutela l'affidamento di chi versa in una situazione antigiuridica se non quando esso presenti un carattere incolpevole. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive è un provvedimento tipizzato e vincolato, che presuppone un mero accertamento tecnico sulla consistenza delle opere realizzate e sul loro carattere abusivo, senza che sia necessaria la comunicazione di avvio del procedimento, in quanto trattasi di un atto dovuto e vincolato. Inoltre, la presentazione di una domanda di accertamento di conformità urbanistica non determina l'inefficacia sopravvenuta o l'invalidità dell'ingiunzione di demolizione, in quanto il silenzio serbato dall'amministrazione sulla relativa istanza equivale a un provvedimento di rigetto, con la conseguenza che, in mancanza di tempestiva impugnazione del diniego tacito, l'ordine di demolizione rimane efficace e pienamente eseguibile.

Sentenza completa

Pubblicato il 10/12/2019

N. 05859/2019 REG.PROV.COLL.

N. 05506/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5506 del 2007 proposto dai Sigg. Caiazzo Antonio e Pezzella Almerinda, rappresentati e difesi dall’avv. Matteo Orefice e con domicilio eletto presso la Segreteria del TAR di Napoli;

contro

Comune di Casavatore in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall’avv. Ezio Maria Zuppardi ed elettivamente domiciliato presso il suo studio in Napoli al Viale Gramsci n.16;

per l'annullamento

previa sospensione, dell’ordinanza di demolizione n.10 dell’11/6/2007 di sospensione dei lavori ritenuti abusivi e di ripristino dello stato dei luoghi con demolizione del locale deposito in lamiera, de…

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