Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15055 del 21 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:15055PEN

Massima

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Il dipendente di Poste Italiane S.p.A. che, nella sua qualità di incaricato di pubblico servizio, si appropria di somme di denaro depositate su libretti di risparmio postale e investite in buoni postali fruttiferi, commette il reato di peculato e non quello di appropriazione indebita, in quanto l'attività di raccolta del risparmio postale, pur svolta da una società di diritto privato, presenta connotazioni pubblicistiche in ragione della sua strumentalità al perseguimento di compiti istituzionali della Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e della particolare disciplina che caratterizza tali forme di risparmio, assistite dalla garanzia dello Stato e che presuppongono l'immediata liquidabilità dell'investimento senza perdite in conto capitale. La condotta di distrazione del denaro rientra nel concetto di "appropriazione" previsto dal delitto di peculato, non essendo necessaria un'appropriazione definitiva, in quanto la fungibilità del denaro comporta che, una volta uscito dalla disponibilità giuridica dei legittimi titolari, si determina l'appropriazione in capo all'autore del reato. Inoltre, la successiva restituzione del denaro illecitamente sottratto non incide sull'avvenuta realizzazione della condotta tipica, in quanto il momento consumativo del peculato coincide con quello appropriativo del denaro. Infine, il mancato riconoscimento della prevalenza delle attenuanti generiche sull'aggravante del danno di particolare gravità è congruamente motivato sulla base di elementi quali la molteplicità delle condotte di peculato, l'ingente ammontare delle somme appropriate, la prolungata durata della condotta delittuosa e il fatto che, per ripianare gli ammanchi, l'imputato abbia fatto ricorso ad ulteriori illeciti prelievi su libretti di altri clienti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. GIORGI ((omissis)) - Consigliere

Dott. VIGNA ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa il 2 ottobre 2020 dalla Corte di appello di Salerno;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ricorso a firma del difensore di fiducia, (OMISSIS) impugnava la sentenza con la quale la Corte …

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