Cassazione penale Sez. I sentenza n. 39747 del 31 agosto 2017

ECLI:IT:CASS:2017:39747PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La condotta delittuosa posta in essere dall'imputato non può essere giustificata ai sensi dell'articolo 52 c.p. sulla base della scriminante della legittima difesa, nemmeno sotto il profilo dell'eventuale eccesso colposo, in quanto l'imputato si era posto volontariamente in una situazione di pericolo, accettando e promuovendo lo scontro fisico con l'avversario, senza che ricorressero i presupposti essenziali della legittima difesa, costituiti da un'aggressione ingiusta e da una reazione legittima, necessaria e proporzionata. Inoltre, l'univocità del compendio probatorio acquisito, relativo alle modalità dell'accoltellamento e alla gravità delle lesioni riportate dalla vittima, è univocamente dimostrativa del fatto che l'azione lesiva dell'imputato conseguisse a una precisa volontà omicida, escludendosi pertanto l'accidentalità dell'evento e l'assenza di animus necandi. Infine, l'accettazione consapevole della sfida da parte dell'imputato pone quest'ultimo in una condizione emotiva incompatibile con lo "stato d'ira" indispensabile per la configurazione dell'attenuante della provocazione, anche ammettendo che la sua condotta fosse stata preceduta dal comportamento aggressivo della vittima e traesse origine nei contrasti personali maturati tra i due gruppi familiari, non essendo ravvisabile un rapporto di causalità psicologica tra l'offesa e la reazione, come richiesto dalla giurisprudenza consolidata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MINCHELLA Antonio - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato il (OMISSIS);
Avverso la sentenza n. 18/2015 emessa il 26/02/2015 dalla Corte di assise di appello di Bologna;
Udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CENTONZE Alessandro;
Udito il Procuratore generale, in persona del Dott. VIOLA ((omissis)), che ha concluso per il rigetto dei ricorsi.
RILEVATO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 26/02/2015 il G.U.P. del Tribunale di Modena, procedendo con rito abbreviato, giudicava (OMI…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.