Consiglio di Stato sentenza n. 868 del 2006

ECLI:IT:CDS:2006:868SENT

Massima

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La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il divieto di rinnovo tacito dei contratti pubblici per la fornitura di beni e servizi, sancito dall'art. 6 della L. 537/1993 come sostituito dall'art. 44 della L. 724/1994, comporta l'obbligo per la pubblica amministrazione di comunicare al contraente, entro tre mesi dalla scadenza del contratto, la propria volontà di procedere o meno al rinnovo, al fine di consentire all'imprenditore di organizzare adeguatamente le proprie risorse in vista dello scioglimento del rapporto contrattuale. Tale obbligo di comunicazione sussiste sia nell'ipotesi in cui l'amministrazione verifichi la sussistenza delle ragioni di convenienza e di pubblico interesse per il rinnovo, sia nell'ipotesi di diniego di rinnovo, in ossequio ai principi di imparzialità, buona amministrazione e correttezza nei rapporti intersoggettivi, specialmente quando questi abbiano contenuto patrimoniale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale,
Sezione Quinta
ha pronunciato la seguente
DECISIONE
sul ricorso in appello n. 2688 del 2005 proposto dal sig. Le. Ma. quale titolare dell'impresa di pulizie "Tr." rappresentato e difeso dagli avv.ti Ma. Vi., Cr. Pa. e Al. Cr. e presso lo studio di quest'ultimo elettivamente domiciliato in Ro., piazzale Cl. n. 61,
contro
la Provincia di Forlì-Cesena, non costituita in giudizio,
e nei confronti
della Cooperativa Sociale "L'Al.", non costituita in giudizio,
per la riforma
della sentenza n. 498 in data 8 aprile 2004 pronunciata tra le parti dal Tribunale Amministrativo Regionale per l'Emilia Romagna, sede di Bologna-Sezione Seconda
Visto il ricorso con i relativi allegati;
Visti gli atti tutti della causa;
Relatore il cons. Corrado Allegretta;
Nessuno comparso alla pubblica udienza del 28 ottobre 2005;

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