Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13383 del 21 marzo 2013

ECLI:IT:CASS:2013:13383PEN

Massima

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La confisca dei beni ai sensi dell'art. 12-sexies del d.l. n. 306 del 1992 presuppone che il valore dei beni posseduti dal condannato risulti sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati o all'attività economica svolta, salvo che il condannato non fornisca una giustificazione credibile circa la legittima provenienza di tali beni. La presunzione di illecita accumulazione patrimoniale non è assoluta, pertanto, qualora il condannato alleghi e dimostri l'esistenza di fonti lecite di reddito proporzionate all'acquisto dei beni, la confisca è illegittima in assenza di elementi concreti che ne dimostrino l'illiceità. Incombe sull'accusa l'onere di provare la divergenza tra intestazione formale e disponibilità effettiva del bene, anche quando questo risulti intestato a soggetti legati al condannato da rapporti personali, ove l'incapacità di questi ultimi di giustificare la provenienza del denaro impiegato nell'acquisto ne riveli l'intestazione fittizia. Il giudice deve procedere ad un'accurata ricostruzione della situazione patrimoniale del condannato al momento di ciascun acquisto, valutando la credibilità delle allegazioni difensive e, ove necessario, disporre ulteriori accertamenti istruttori ai sensi dell'art. 666, comma 5, c.p.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

3) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

4) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 253/2009 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 21/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCHI Giacomo;

lette le conclusioni del PG Dott. SPINACI Sante che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte di appello di Catanzaro, provvedendo sull'op…

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