Cassazione penale Sez. II sentenza n. 1748 del 15 gennaio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:1748PEN

Massima

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Il reato di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. si configura quando l'associazione si avvale della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, appalti e servizi pubblici o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per altri. L'esteriorizzazione del metodo mafioso, ovvero la capacità di intimidazione e di assoggettamento del gruppo criminale, è elemento costitutivo essenziale del reato associativo, che deve manifestarsi concretamente attraverso condotte idonee a dimostrare il controllo del territorio e la soggezione della collettività. La condotta di direzione o organizzazione dell'associazione mafiosa, di cui al comma 2 dell'art. 416-bis c.p., richiede l'effettivo esercizio di poteri direttivi e di coordinamento delle attività degli altri associati, tali da assicurare la stabilità, l'efficienza e lo sviluppo del sodalizio criminale. La mera partecipazione all'associazione, anche in ruoli rilevanti, non è sufficiente a integrare tale fattispecie più grave. Il divieto di bis in idem, sancito a livello costituzionale e convenzionale, impone che non si possa sottoporre nuovamente a processo una persona già giudicata con sentenza definitiva per il medesimo fatto. Ciò vale anche per i reati permanenti, come l'associazione mafiosa, in relazione ai quali il nuovo giudizio può riguardare solo i fatti commessi dopo la sentenza di primo grado del precedente processo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovan - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. PARDO I - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G.A.R. - Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a SANT'EUFEMIA D'ASPROMONTE il 22/06/1965;
avverso la sentenza del 21/01/2019 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IGNAZIO PARDO;
udito il Pubblico Minis…

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