Cassazione penale Sez. III sentenza n. 50928 del 8 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:50928PEN

Massima

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Il provvedimento di divieto di accesso alle manifestazioni sportive (c.d. DASPO) può essere legittimamente adottato dal Questore soltanto nei confronti di soggetti che abbiano tenuto condotte violente o di provocazione in occasione o a causa di competizioni sportive rientranti nell'ambito delle attività previste dalle federazioni sportive e dagli enti e organizzazioni riconosciuti dal CONI. Tale misura restrittiva della libertà personale, in quanto derogatoria rispetto al diritto costituzionale di libera circolazione, deve essere interpretata in modo rigoroso e non può essere estesa analogicamente ad episodi di delinquenza comune avvenuti al di fuori del contesto sportivo, anche se eventualmente collegati in via indiretta ad attività parasportive. La nozione di "manifestazione sportiva" ai fini dell'applicabilità del DASPO deve essere intesa in senso stretto, come riferita esclusivamente alle competizioni agonistiche organizzate nell'ambito delle attività ufficiali delle federazioni e degli organismi riconosciuti dal CONI, senza ricomprendere altre iniziative meramente collegate all'attività sportiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - rel. Consigliere

Dott. SOCCI Angelo Matteo - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato ad (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso le ordinanze in data 16.1.2017 del Tribunale di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Donatella Galterio;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale dott. Marinelli Felicetta che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio delle ordinanze impugnate.
RITENUTO IN …

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