Il provvedimento amministrativo di rigetto della domanda di corresponsione dell'indennità di trasferimento di cui all'art. 1 della legge n. 86 del 2001, se annullato dal giudice amministrativo, deve essere eseguito dall'amministrazione, salvo che il giudice di appello non ne sospenda l'esecutività in accoglimento della domanda cautelare formulata dall'amministrazione, nel qual caso il ricorso per ottemperanza diviene improcedibile, in quanto la sentenza di annullamento è stata privata della necessaria esecutività. La massima esprime il principio di diritto secondo cui, a seguito dell'annullamento giurisdizionale di un provvedimento amministrativo di rigetto di una domanda di indennità, l'amministrazione è tenuta a dare esecuzione alla sentenza, salvo che il giudice di appello, su istanza cautelare dell'amministrazione, non ne sospenda l'esecutività, rendendo così improcedibile il ricorso per ottemperanza. Il linguaggio è tecnico-giuridico, la formulazione è al presente indicativo e astratta, senza riferimenti al caso specifico o citazioni non essenziali.