Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 821 del 2013

ECLI:IT:TARPA:2013:821SENT

Massima

La chiusura di un'attività commerciale per carenze igienico-sanitarie e strutturali può essere disposta solo dopo aver concesso un congruo termine all'esercente per eliminare le irregolarità riscontrate, in ossequio al principio di proporzionalità e al diritto di difesa. L'Amministrazione ha l'obbligo di comunicare l'avvio del procedimento all'interessato, al fine di garantirne il contraddittorio e la partecipazione. Tuttavia, il venir meno dell'interesse del ricorrente a seguito della cessazione dell'attività rende il ricorso improcedibile, senza che ciò pregiudichi la possibilità di far valere le proprie ragioni in un eventuale nuovo giudizio.

Sentenza completa

N. 00251/2008
REG.RIC.

N. 00821/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00251/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 251 del 2008 proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)) ed elettivamente domiciliato in Palermo, Via Sferracavallo n. 89/A, presso lo studio dell’Avv. ((omissis));

contro

- il Comune di Agrigento, in persona del Sindaco
pro-tempore
, rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), ed elettivamente domiciliato in Palermo, Via Sciuti n. 106, presso il Sig. ((omissis));
- l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, n.q. di soggetto subentrato alla soppressa A.U.S.L. n. 1 di Agrigento, in persona del legale rappresentante
pro-tempore
, rappresentata e difesa dall’avv. ((omi…

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