Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33041 del 17 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:33041PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 del D.P.R. n. 309/1990 non richiede necessariamente una complessa e articolata organizzazione dotata di notevoli disponibilità economiche, essendo sufficiente l'esistenza di una struttura, anche se non particolarmente complessa, purché idonea a fornire un supporto stabile e duraturo alle singole deliberazioni criminose, con il contributo dei singoli associati. L'elemento differenziale tra tale ipotesi associativa e il concorso di persone nel reato di cui agli artt. 110 c.p. e 73 D.P.R. n. 309/1990 risiede nell'elemento organizzativo, che deve concretarsi nella predisposizione di mezzi, persone e ruoli strumentali alla commissione dei delitti e nell'esistenza di contributi effettivi da parte dei singoli per il raggiungimento dello scopo illecito. Il maggiore disvalore sociale del reato associativo deriva dall'allarme sociale che un fatto criminale organizzato realizza e che giustifica la previsione di un'autonoma figura di reato contrassegnata, sul piano delle finalità repressive perseguite dall'ordinamento, dal pericolo per l'ordine pubblico. È pertanto necessario individuare il requisito della stabilità, da intendere come abituale e consolidata predisposizione di un insieme di persone e di mezzi per la realizzazione di uno specifico programma criminoso, nell'ambito di una struttura organizzativa che, per quanto snella, preveda quantomeno una ripartizione di ruoli tra gli associati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. CRISCUOLO Mauro - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal Giudice per le indagini preliminari di Milano il 04/07/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Pietro Silvestri;
udito il Sostituto Procuratore Generale, Dott. Roberto Aniello, che ha concluso chiedendo la conversione dei ricorsi in richiesta di riesame.
RITENUTO IN FATTO
1. Il Giudice per le indagini preliminari del Tribu…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.