La mancanza di un titolo autorizzativo valido per l'esercizio di un'attività produttiva, quale la produzione e commercializzazione di calcestruzzo, comporta il diniego dell'autorizzazione all'emissione in atmosfera richiesta ai sensi dell'art. 12 del D.P.R. n. 203/1988, anche qualora l'attività sia stata rilevata da un nuovo soggetto subentrante. Infatti, il subentro nell'esercizio di un'attività non sorretta dal titolo legittimante non consente di acquisire una posizione qualificata ai fini della voltura dell'autorizzazione, né di ottenere la continuazione del rapporto con la pubblica amministrazione. Pertanto, il diniego dell'autorizzazione all'emissione in atmosfera si fonda sulla mancanza dei presupposti necessari per il suo rilascio, indipendentemente da eventuali provvedimenti sospensivi adottati in precedenza a livello comunale. La valutazione dell'amministrazione regionale competente in materia di tutela ambientale prevale su quella dell'amministrazione comunale, essendo la prima dotata di poteri di controllo e autorizzazione specifici in tale ambito, come previsto dal D.P.R. n. 203/1988.