Cassazione penale Sez. V sentenza n. 26483 del 12 luglio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:26483PEN

Massima

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Il dolo del delitto di lesioni personali sussiste quando l'agente, con coscienza e volontà, pone in essere una condotta violenta che cagiona lesioni alla persona offesa, a prescindere dalla finalità di allontanare quest'ultima, essendo sufficiente la previsione e accettazione dell'evento lesivo. La legittima difesa, reale o putativa, non può essere riconosciuta quando l'aggressione dell'imputato precede e determina l'azione difensiva della persona offesa, in assenza di un pericolo attuale e concreto per la propria incolumità. La valutazione della prova testimoniale e documentale spetta al giudice di merito, il quale deve motivare in modo logico e coerente le ragioni del proprio convincimento, senza che il sindacato di legittimità possa sostituirsi a tale apprezzamento. L'attenuante della provocazione non è applicabile quando il fatto ingiusto della vittima sia determinato da precedenti comportamenti ingiusti dell'agente o da reciproche provocazioni. Il riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche è rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, il quale deve valutare tutti gli elementi concreti del caso, senza che il giudice di legittimità possa sostituire la propria valutazione a quella effettuata in sede di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico V. S. - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 11/06/2020 del TRIBUNALE DI PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere FRANCOLINI GIOVANNI;
uditi in pubblica udienza il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione ODELLO LUCIA, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso, nonche' l'avvocato (OMISSIS) nell'interesse dell'imputato, che ha i…

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