Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24455 del 28 giugno 2010

ECLI:IT:CASS:2010:24455PEN

Massima

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Il giudice può sottoporre una persona alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza, qualora emerga la sua pericolosità sociale attuale desunta da una condotta di vita caratterizzata da numerose condanne penali pregresse per reati contro il patrimonio e per evasione, possesso ingiustificato di grimaldelli, furto, rapina e lesioni volontarie, nonché dalla pendenza di ulteriori procedimenti per ricettazione, furti tentati e consumati, resistenza a pubblico ufficiale, a prescindere da sopravvenuti problemi familiari o condizioni di disagio esistenziale del soggetto, in quanto il ricorso per cassazione avverso il decreto di sorveglianza speciale è ammesso solo per violazione di legge e non per doglianze non consentite in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. MANNINO Saverio F. - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. TE. N. IL (OMESSO);

avverso il Decreto n. 5/2008 CORTE APPELLO di LECCE, del 12/02/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MILO Nicola;

lette le conclusioni del PG Dott. STABILE Carmine, che ha chiesto l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO E DIRITTO

La Corte d'Appello di Lecce, con decreto 12/2/2009, confermava quello in data 21/11/2007 del Tribunale di Brindisi, che aveva sottoposto Ca.Te. alla misura di p…

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