Cassazione penale Sez. III sentenza n. 25063 del 5 giugno 2019

ECLI:IT:CASS:2019:25063PEN

Massima

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Il delitto di violenza sessuale di cui all'art. 609-bis c.p. può essere integrato anche da atti che, pur non coinvolgendo direttamente le zone erogene, siano idonei a compromettere la libertà sessuale della persona offesa, invadendone la sfera sessuale mediante un rapporto corpore-corpori. A tal fine, il giudice deve valutare la condotta nel suo complesso, il contesto sociale e culturale in cui è stata realizzata, la sua incidenza sulla libertà sessuale della vittima, il contesto relazionale tra i soggetti coinvolti e ogni altro elemento qualificante, senza limitarsi alla mera constatazione che gli atti non hanno interessato zone anatomiche comunemente considerate erogene. Inoltre, ai fini dell'integrazione dell'elemento soggettivo del reato, è sufficiente che l'agente sia consapevole della natura sessuale del proprio comportamento, a prescindere dalla finalità di soddisfacimento del proprio piacere sessuale. Infine, la fattispecie di cui all'art. 609-bis, comma 2, n. 1 c.p. si realizza anche quando l'agente abusa delle condizioni di inferiorità psichica o di minore età della vittima per indurla a subire atti sessuali, essendo necessario accertare non solo la consapevolezza dell'agente circa le minorate condizioni del soggetto passivo, ma anche l'abuso di tali condizioni per fini sessuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. SOCCI ((omissis)) - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore della Repubblica del Tribunale di Forli';
nel procedimento penale nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/12/2018 del Tribunale di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.…

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