Cassazione penale Sez. V sentenza n. 6466 del 17 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:6466PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso può essere desunta non solo dalla prova diretta dell'affectio societatis, ma anche dalla reiterazione di condotte criminose caratterizzate da un medesimo modus operandi e da un contesto collaborativo omogeneo, i quali costituiscono elementi sintomatici dell'appartenenza dell'imputato alla struttura malavitosa. Le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, pur dovendo essere valutate con prudenza, rappresentano un contributo probatorio rilevante, che può trovare riscontro anche nella commissione di reati-fine attribuiti all'imputato. La circostanza che per lo stesso reato associativo altri soggetti siano stati assolti non esclude la possibilità di una diversa valutazione della posizione dell'imputato, in quanto l'esito di un procedimento incidentale non può riverberarsi sulla sentenza emessa all'esito di un giudizio di cognizione piena. Inoltre, il mancato riferimento iniziale dell'imputato da parte dei collaboratori di giustizia non inficia necessariamente l'attendibilità delle successive dichiarazioni, atteso che la collaborazione con la giustizia può avere tempi e modalità di sviluppo non sempre lineari e prevedibili. Infine, la concessione o il diniego delle attenuanti generiche rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale deve motivare adeguatamente le proprie valutazioni, senza che la Corte di Cassazione possa sindacare tale apprezzamento se non in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. FUMO Maurizio - Consigliere

Dott. BRUNO Paolo A. - rel. Consigliere

Dott. MICHELI Paolo - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 17108/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 29/10/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 14/10/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FUMO Maurizio;
Udito il PG in persona del sost. proc. gen. dott. IZZO …

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