Consiglio di Stato sentenza n. 1943 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:1943SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento di una denuncia di inizio attività (DIA) edilizi, adottato dalla pubblica amministrazione, costituisce atto autonomamente impugnabile, con conseguente applicazione del termine decadenziale di 60 giorni per la proposizione del ricorso giurisdizionale, ai sensi degli artt. 29 e 41 del Codice del processo amministrativo. Tale termine non può essere superato invocando l'errore scusabile, in quanto tale istituto ha carattere eccezionale e trova applicazione solo in ipotesi di non intellegibilità delle norme di riferimento, orientamenti giurisprudenziali non univoci, attività macroscopicamente equivoche o contraddittorie poste in essere dalla stessa amministrazione, caso fortuito e forza maggiore. Pertanto, il mancato rispetto del suddetto termine di impugnazione comporta l'irricevibilità del ricorso. Inoltre, l'annullamento della DIA, con conseguente venir meno del titolo edilizio, legittima l'adozione del successivo provvedimento di demolizione delle opere realizzate, senza che rilevi l'esistenza di una precedente DIA per interventi diversi sullo stesso immobile, in quanto quest'ultima non autorizzava l'ampliamento del balcone e il cambio di destinazione d'uso realizzati in assenza di idoneo titolo abilitativo. In tali ipotesi, non trova applicazione la sola sanzione pecuniaria prevista dall'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001, in quanto tale disposizione è circoscritta ai soli casi di annullamento del permesso di costruire per vizi formali o procedurali.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/02/2024

N. 01943/2024REG.PROV.COLL.

N. 06786/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6786 del 2021, proposto da
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'avvocato ((omissis)), con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 262/2021, resa tra le parti;

Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;

Visto l'atto di costituzione in giudizio di Roma Cap…

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