Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25786 del 14 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25786PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle proprie funzioni, attesta falsamente l'avvenuta consegna di un plico raccomandato al destinatario, apponendo la firma di quest'ultimo sulla relata di notifica, commette il reato di falsità ideologica in atto pubblico. Tale condotta, pur potendo essere motivata da superficialità o pigrizia, integra l'elemento soggettivo del dolo, in quanto il pubblico agente consapevolmente attesta il falso, facendo apparire come avvenuta una consegna che in realtà non si è verificata. La qualifica soggettiva dell'agente, quale pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, è determinante ai fini della configurabilità del reato, in quanto la funzione certificativa svolta riveste carattere privilegiato e rientra nell'esercizio dei poteri pubblici attribuiti al soggetto agente. Pertanto, la falsità ideologica commessa dal pubblico dipendente nell'attestazione di un fatto non veritiero nell'ambito dell'espletamento delle proprie mansioni integra il reato di cui agli artt. 479, 476 e 493 c.p., a prescindere dalla motivazione soggettiva che l'ha determinata. La mera prassi diffusa nell'ufficio di adottare tali condotte non vale ad escludere la responsabilità penale, in quanto l'obbligo di agire conformemente alla legge non può essere superato da consuetudini contra legem. Infine, la prescrizione del reato, maturata nelle more del giudizio di legittimità, comporta l'annullamento senza rinvio della sentenza agli effetti penali, con rinvio al giudice civile competente per la valutazione delle statuizioni civili.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. MOROSINI M. Elisabetta - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/10/2021 della CORTE APPELLO di PERUGIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere TIZIANO MASINI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore PERLA LORI che ha concluso chiedendo Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
udito il difensore;
L'avv. (OMISSIS) chiede la conferma della sentenza impugnata e deposita conclusioni;
scritt…

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