Cassazione penale Sez. II sentenza n. 21222 del 4 maggio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:21222PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una pluralità di illeciti di natura tributaria, appropriazione indebita e riciclaggio, commesso attraverso una rete di società costituita allo scopo di agevolare la realizzazione dei reati-fine, può essere aggravato dalla circostanza di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991, qualora sussistano gravi indizi di collegamenti tra l'indagato e l'organizzazione mafiosa, anche se l'azione criminosa sia sorretta dall'intenzione dell'autore di ritrarre contestualmente un profitto personale, non essendo necessario che l'unica finalità della condotta sia l'agevolazione dell'associazione mafiosa. L'accertamento di tali collegamenti può fondarsi su elementi di fatto quali rapporti reiterati, complessi e articolati tra l'indagato e esponenti della consorteria criminale, nonché su intercettazioni telefoniche e altri mezzi di prova che dimostrino il ruolo di collegamento dell'indagato con l'organizzazione mafiosa, senza che assuma rilievo la circostanza che l'indagato abbia mantenuto una posizione di autonomia o conflittualità rispetto ad alcuni membri della stessa, atteso che ciò non esclude la sussistenza del vincolo associativo. Il giudizio di legittimità sulla motivazione del provvedimento cautelare si limita a verificare l'assenza di manifesta illogicità o contraddittorietà delle argomentazioni, senza poter sindacare la ricostruzione dei fatti operata dal giudice di merito o sostituire la propria valutazione a quella dello stesso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - Consigliere

Dott. PACILLI G. - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso presentato da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 1068/2016 TRIB. LIBERTA' di MILANO, del 26/07/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;
lette/sentite le conclusioni del PG Dott. Perla Lori, che chiede la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso;
Udito il difensore avv. (OMISSIS), del Foro di Torino e (OMISSIS) del Foro di Milano, che chiedono l'accoglimento del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
(OMISSIS), tramite il difensore,rico…

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