Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 26614 del 9 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:26614PEN

Massima

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La condotta violenta posta in essere dall'imputato per sottrarsi al controllo di polizia in corso di svolgimento, consistita nel rischiare di investire con la propria autovettura il pubblico ufficiale che gli aveva intimato l'alt, integra il reato di resistenza a pubblico ufficiale di cui all'art. 337 c.p. e non quello di violenza o minaccia a pubblico ufficiale di cui all'art. 336 c.p., in quanto la violenza è stata diretta a impedire l'atto di ufficio in corso di compimento e non a coartare la volontà del pubblico ufficiale affinché compia o ometta un atto in violazione dei doveri d'ufficio. La valutazione delle prove effettuata dai giudici di merito, che hanno ritenuto credibile la ricostruzione del pubblico ufficiale e non hanno ravvisato elementi sufficienti per configurare la diversa ipotesi contravvenzionale di cui all'art. 650 c.p., è logica e congruamente motivata. Il diniego delle attenuanti generiche, basato sui precedenti penali dell'imputato, rientra nel potere discrezionale dei giudici di merito nell'ambito della valutazione complessiva dei parametri di cui all'art. 133 c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovan - Presidente

Dott. MANNINO Saveri - Consigliere

Dott. MARTELLA Ilario - Consigliere

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CONTI Giovan - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

BE. Gi., n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 7 dicembre 2 004 della Corte di appello di Roma;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e il ricorso;

Udita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CONTI Giovanni;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. FEBBRARO Giuseppe, che. ha concluso per il rigetto del ricorso;

Udito per il ricorrente l'avv. MARINO Gaetan…

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